FRIULIA INVESTE 8 MILIONI ED ENTRA NEL CAPITALE DI BIOMAN
Aumento di capitale e finanziamento pluriennale a supporto della società che trasforma il rifiuto organico in energia pulita
Trieste, 4 dicembre 2020 - Secondo l’ultimo rapporto annuale 2019 dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), la percentuale di raccolta differenziata sul totale in Italia si attesta al 58,1% della produzione nazionale, in crescita del 13% circa rispetto ai dati del 2014, un dato importante che ha determinato negli anni una crescente richiesta di nuovi impianti di trattamento. Tra i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, nel 2018, la frazione organica è risultata essere quella predominante, costituendo oltre il 40% del totale (pari a circa 7 milioni di tonnellate) con una crescita del +6,9% rispetto al 2017. In questo particolare segmento l’Italia ha assunto nel tempo un ruolo di leadership, risultando il primo Paese a livello europeo per rifiuti riciclati rispetto al totale dei rifiuti trattati.
Una corretta gestione del ciclo dei rifiuti necessita quindi di competenza, progettualità e di un’organizzazione capillare che consentano di realizzare un trattamento efficace ed efficiente dei materiali rispettando tutte le normative previste a livello nazionale ed europeo. Non solo, bisogna pensare ai rifiuti come una vera e propria risorsa che può essere riutilizzata per generare energia elettrica e termica in sostituzione delle fonti fossili. Valori che sono alla base della mission di Finam Group, Holding di un Gruppo attivo da più di 15 anni nel settore del trattamento e recupero rifiuti per il loro riutilizzo in chiave energetica. Finam Group è tra le prime aziende in Italia ed Europa ad aver sposato i principi dell’economia circolare, ponendosi come obiettivo finale la valorizzazione dei materiali di scarto evitandone la dispersione nell’ambiente. Ad oggi Finam Group è una realtà importante del settore, con fatturato consolidato che nel 2018 ha raggiunto gli 86,6 milioni di euro.
E sono proprio l’esperienza e il ruolo di leadership del gruppo che hanno convinto Friulia ad investire 8 milioni di euro complessivi per sostenere finanziariamente il piano di sviluppo di Bioman, società fiore all’occhiello di Finam Group con sede a Maniago (Pn). Bioman è nata nel 2005 per iniziativa dell’imprenditore Angelo Mandato che ha reso possibile l’aggregazione di diverse amministrazioni pubbliche per realizzare un impianto di trattamento della frazione biodegradabile dei rifiuti urbani che nel tempo è diventato un vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale. La continua crescita dell’incremento di volume dei rifiuti trattati e della produzione e vendita di energia elettrica ha avuto effetti positivi anche sul fronte del bilancio, con i ricavi di vendita che negli ultimi anni sono passati dai 31,5 milioni di euro del 2014 ai 45 milioni di euro del 2019.
Nel dettaglio l’operazione prevede un aumento di capitale complessivo di 4 milioni di euro ed un finanziamento fino a 4 milioni di euro della durata di 6 anni. Lo scopo è quello di supportare l’impresa nel proprio progetto di potenziamento degli impianti per la valorizzazione del rifiuto organico, in particolare per la produzione di biocarburante avanzato.
In particolare, il piano industriale 2020/2022 comprende investimenti complessivi per 36,6 milioni di euro finalizzati al completamento di 4 impianti di digestione anaerobica, di raffinazione del metano, al potenziamento dell’impianto di depurazione liquidi e all’ampliamento dell’area compost (con la realizzazione di una stazione di raffinatura dello stesso). Si prevede inoltre la realizzazione di 2 linee per il recupero di CO2 con 4 serbatoi di stoccaggio la cui liquefazione permetterà la successiva vendita ad utenze industriali ed il rinnovo del parco mezzi ed attrezzature.
Dal 2012 Bioman si occupa anche di biogas che viene trasformato in energia elettrica grazie ad impianti di cogenerazione appositamente realizzati. Attualmente Bioman tratta quasi 300.000 ton/anno di umido e verde da raccolta differenziata, producendo circa 32 M di kWh/anno e 40.000 t/anno di compost. L’azienda, nel proprio progetto di espansione, oltre ad un piccolo incremento dei quantitativi di rifiuti in ingresso ha già ottenuto l’autorizzazione alla produzione di circa 3.000 m3/h di biometano da destinare ad autotrazione, l’autorizzazione alla produzione ed alla vendita della Co2 liquida da destinare al settore alimentare, oltre che i permessi amministrativi a costruire e gestire un distributore di biometano per alimentare la flotta di mezzi per la raccolta dei rifiuti.
Come naturale conseguenza al piano di sviluppo è previsto un graduale aumento dell’organico, con l’inserimento di ulteriori 18 risorse umane rispetto al 2019, che si aggiungono alle 61 assunzioni già realizzate negli ultimi due anni. La strategia di Bioman punta principalmente a soddisfare i bisogni della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, che attualmente vede una domanda nazionale della frazione organica superiore rispetto alla capacità di trattamento degli impianti esistenti.
Il Consiglio di amministrazione di Bioman, consapevole di come la transizione al modello di economia circolare sia un processo che deve coinvolgere necessariamente l’industria, i consumatori, la ricerca e il sistema finanziario, ha visto in Friulia un valido Partner capace di dare un supporto significativo allo sviluppo del consistente piano di investimento programmato nel triennio 2020/2022. Bioman ritiene che la presenza della Finanziaria Regionale dia garanzia al territorio nello sviluppo dell’attività di trattamento e di valorizzazione del rifiuto organico in un impianto tecnologicamente evoluto, efficiente nell’uso delle risorse e già proiettato al concetto di economia circolare, inoltre sia una forte motivazione per la società e per le sue maestranze ad impegnarsi nella continua ricerca di tecnologie resilienti, innovative a basso impatto ambientale, consentendo un’accelerazione verso un sistema di trasporti verdi che deve inevitabilmente coinvolgere le società che prestano i propri servizi per la collettività.
Non ultimo, indubbiamente motivo di grande soddisfazione è la fiducia che Friulia ha posto fin da subito nella strategia di sviluppo in ottica Green Economy che Bioman vuole perseguire incrementando gli investimenti nel territorio regionale.
“Come ho spesso sottolineato, ritengo sia fondamentale supportare le imprese che favoriscono la crescita del territorio e quelle che contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale. Per questo motivo Friulia ha deciso di sostenere Bioman, una rilevante realtà del settore che si occupa del trattamento e della riqualificazione dei rifiuti” – commenta Federica Seganti, Presidente di Friulia – “La produzione di rifiuto organico è una naturale conseguenza della vita quotidiana di chiunque, Bioman con il proprio lavoro contribuisce a diminuire l’effetto sull’ambiente di ognuno trasformando gli scarti in energia elettrica, arricchendo il proprio operato di una valenza in un certo senso sociale. Il piano di sviluppo su cui puntano è significativo non solo a livello territoriale ma anche o a livello nazionale perché contribuisce a mantenere il nostro Paese al terzo posto in Europa per quantità di frazione organica urbana trattata.”